Si tratta di un tentativo di analizzare "i complessi rapporti tra reddito e benessere" e benche' si chiami "Human Development Index", non si prefigge di misurare lo sviluppo umano in maniera dettagliata.
The HDI provides a composite measure of three dimensions of human development: living a long and healthy life (measured by life expectancy), being educated (measured by adult literacy and enrolment at the primary, secondary and tertiary level) and having a decent standard of living (measured by purchasing power parity, PPP, income).
The index is not in any sense a comprehensive measure of human development.
It does not, for example, include important indicators such as gender or income inequality and more difficult to measure indicators like respect for human rights and political freedoms.
What it does provide is a broadened prism for viewing human progress and the complex relationship between income and well-being.
Si sono quindi presi in considerazione solamente tre classi di parametri positivi e si e' deciso di ignorare tutto il resto:
- Quanto si e' "ricchi" (stipendi medi, reddito procapite, potere di acquisto e cosi' via...)
- Quanto a lungo si vive e quanto in salute (in rapporto alle aspettative di vita)
- Quanto a lungo si studia.
- Non viene preso in considerazione che il 20% della popolazione vive sotto la soglia della poverta' e che si stima che ci sono 100.000 bambini che vivono in condizioni disagiate..
- Non viene preso in considerazione che il 25% della popolazione "non povera" dopo 3 settimane non riesce ad arrivare a fine mese e si indebita facendosi prestare piccole somme dalla propria banca o usando la carta di credito per metterci "una pezza".
- Non viene preso in considerazione che sono centinaia i giovani con un mutuo sulle spalle che pagata la rata ogni mese non hanno soldi per mangiare.
- Non viene preso in considerazione che e' meglio morire subito piuttosto che entrare in un ospedale e rischiare danni permanenti ai polmoni e possibilmente la morte per via delle infezioni resistenti agli antibiotici che da anni infestano le strutture sanitarie locali.
- Non viene preso in considerazione che se hai il cancro non te lo sanno diagnosticare (articoli vari qui, qui, qui e qui)
- Non viene preso in considerazione il livello insostenibile di criminalita'.
Ma ovviamente secondo chi scrive nei commenti queste "sono tutte stronzate" e io "sono razzista" e "bisogna guardare il lato positivo".
Scusate, ma non ci riesco e piu' ci penso e piu' questo indice mi sembra che cerchi di dimostrare che sono i soldi a fare la felicita' e che tutto il resto non conta.
24 comments:
a me pare che la classifica parli chiaro, puoi presentare le tue rimostranze a chi l'ha stilata invitandoli a rivedere i parametri no?
Dato che tu sei piu' bravo e competente di loro non vedo perche' non dovrebbero prenderti in considerazione.
Il rapporto per loro stessa ammissione non misura cio' che si prefigge di misurare:
The HDI provides a composite measure of three dimensions of human development: living a long and healthy life (measured by life expectancy), being educated (measured by adult literacy and enrolment at the primary, secondary and tertiary level) and having a decent standard of living (measured by purchasing power parity, PPP, income).
The index is not in any sense a comprehensive measure of human development.
E' come se ti dicessero che in sicilia si vive benissimo perche' si vive a lungo e c'e' il mare.
Oppure che Milano e' piu' bella di Messina perche' ci sono piu' boutique alla moda.
Fuffa per farla breve.
Hai ragione, una classifica dipende molto dai criteri con cui è stata stilata.
Però di classifiche se ne fanno tante, con criteri diversi e da parte di società ed enti diversi.
E tutte vedono l'Irlanda sempre costantemente nelle prime posizioni.
Economist, ONU, Mercer e chi più ne ha più ne metta danno tutti all'Irlanda una posizione di primo ordine.
Che siano tutti d'accordo per farti un dispetto? :)
E' molto probabile che le varie "classifiche" prendano molto in considerazione il fattore denaro e crescita economica dando meno peso a tutto il resto, dopotutto sono pensate per individuare paesi in cui investire.
E ovviamente prendendo in esame solo la redditivita' di un investimento l'Irlanda per adesso non ne puo' uscire male.
Per quanto riguarda la prima in classifica ci sono stato in ISlanda, e' un posto delizioso, il clima e' anche molto mite se si considera quanto sono a nord.
Pero' si passa da 18 ore di luce a 18 ore di buio e per quanto gli stipendi siano allineati con l'economia galoppante, una pizza e una coca costano 42 euro e la criminalita' e' in aumento per via del flusso di immigrati in arrivo.
Il problema e' che alcune statistiche lasciano il tempo che trovano e poi vengono sbandierate dai giornali come se fossero delle verita' assolute.
Scimmiottando lo HDI e analizzando solo l'italia e prendendo in esame dei parametri oggettivi ed ugualmente sbilanciati, ti potrei dire che la Sicilia e' la regione italiana dove si vive meglio e la lombardia quella dove si vive peggio, basta prendere in esame:
- La presenza del mare
- Le temperature
- Le piantagioni di agrumi
E non ha molto senso pararsi il culo dicendo che "comunque e' una classifica di massima perche' non prendiamo in considerazione parametri complessi come la disoccupazione e la criminalita'".
Comunque la mia preoccupazione per ora e' quella di stare fuori dagli ospedali locali. :)
caro gensuke, a proposito di criminalita' e' piu' facile sentire di uno stupro per strada a Milano, piuttosto che a Messina o a Catania.
Io mi sento piu' tranquillo a camminare per le strade sicule, perche' tanto nessuno mi fermera' ma ia rompermi il cazzo, piuttosto che a Milano di notte o a Dublino di notte.
Per me la Sicilia e' un lovely place, non c'e' classifica che tenga, l'unico problema, dal mio punto di vista di cittadino, e' il lavoro.
Comunque mi pare che le classifiche di tutti i giornali mettono l'Irlanda tra le prime posizioni, non solo quando si tratta di investimenti, poi se proprio a te tutto va male, e c'e' un termine che definisce questo stato di cose: sfortunato.
Saluti.
Antonio, apprezzo i tuoi interventi ma hai un grosso difetto: qualsiasi cosa scrivo tu parti prevenuto.
Stavo facendo una ipotesi, peraltro fantasiosa. Se avessi scritto che ipoteticamente la Lombardia e' meglio della Sicilia avresti avuto da ridire e te ne saresti venuto fuori con qualche fesseria del tipo nordcontrosud.
Hai avuto da ridire, molto prevedibilmente, quando ho scritto "criminalita'".
Nella mia ipotesi fantasiosa che cosa ci dovevo mettere per contrastare il mare e il sole del mio ipotetico indice? I Puffi?
Ho scritto criminalita' che e' un fattore che colpisce QUALSIASI area dell'italia e del mondo e sei subito partito in quarta.
Beh, stai tranquillo che mi sento anche io molto piu' sicuro in una qualsiasi citta' siciliana piuttosto che a Milano o Dublino.
Ma il mio era un esempio e pure campato per aria.
Per quanto riguarda il tuo minimizzare, visto che sono in compagnia di qualche migliaio di irlandesi, non parlerei di sfortuna.
Non e' sfortuna se i problemi sono causati da altre persone, specialmente se ti fai un giro su boards.ie e leggi quanti e quali problemi vengono segnalati ogni giorno.
Ne sono un esempio AIB, Bank Of Ireland, Quinn, HSE, NTL, Magnet, Eircom, Bord Gais, ESB e compagnia bella.
Per quanto riguarda le statistiche che vedono l'irlanda ai primi posti , andrebbe valutato quali sono i parametri che registrano la qualita' della vita.
Secondo me non di puo' dire che tutti vivono nel benessere (reddito, potere di acquisto) quando al 18 del mese molti hanno gia' le pezze al culo.
E non si puo' parlare di qualita' della vita se quando vai a comprare il latte rischi di essere testimone di una esecuzione (di fronte casa mia quando hanno sparato in faccia ad un malavitoso).
Le statistiche io le lascerei perdere e guarderei i fatti.
Tra i fatti ci sono anche questi qua, perche' non e' che puoi "credere ai giornali" solo quando l'irlanda ne esce bene.
Ma dai, fidati che i fatti li conosco pure io, dopo quasi due anni qui lo vedo che ci sono cose che non vanno per cui uno potrebbe avere piu' che serie motivazioni per andare via. Soprattutto chi viene dall'Italia o da alrti paesi continentali dove c'e' una cultura differente, non fosse altro anche solo per il modo in cui costruiscono e il prezzo a cui vendono le case.
Tuttavia, la fallacia delle statistiche dovrebbe stare li' a significare che non e' che l'Irlanda e' una merda e la Svezia o la Danimarca sono il paradiso, credo che l'approccio ad ogni paese dipende dalle aspettative che uno ha e dal tipo di vita che vuole fare, e queste sono cose soggettive.
Poi ci sono quelle oggettive che quelle classifiche intendono misurare.
Se vuoi parlare delle soggettive, capirai tutti ti possono andare contro, sono punti di vista, a me Eircom ha fatto casini ma alla fine me ne sono fottuto, idem altre compagnie, ma me ne frego.
Oggettivamente esistono indici per valutare la ricchezza o il potere d'acquisto che un paese ti da'.
Poi sticazzi se la gente il 18 del mese sta coi debiti, basta che non ci stia io e siamo tutti contenti. Tanto la valigia pronta ce l'abbiamo quasi tutti.
Mah, sai fino a che ti arriva un estratto conto sbagliato, sticazzi.
Ma il problema e' che qua c'e' gente che non sa se arriva a vivere fino a fine anno, non vorrei essere in una di quelle famiglie dove le varie madri/sorelle/zie stanno rifacendo i test per il cancro.
Ovvio che ogni paese ha i suoi pro e i suoi contro che possono anche essere soggettivi (es. soggettivamente in svezia in inverno fa "troppo" freddo), il punto e' che non e' detto che l'italia sia sempre questo esempio di disorganizzazione come la dipingono nelle barzellette.
Non volevo ritornare sull'argomento, comunque se ti posso dare un consiglio, da pseudo meridionale con parenti in sicilia, se vuoi combattere lo stereotipo Sicilia+criminalita'=mafia, evita di essere lo stereotipo del siciliano che si incazza
perche' sicilia e criminalita' sono nella stessa frase. :)
@Antonio: tu dici
> Comunque mi pare che le classifiche
> di tutti i giornali mettono
> l'Irlanda tra le prime posizioni,
Ma ti posso rispondere che altre classifiche indicano l'Irlanda (e la Gran Bretagna) come le nazioni con il tasso di indebitamento pro capite più alto, e sempre l'Irlanda (in particolar modo, le zone più industrializzate) come uno dei paesi con il maggior tasso di alcolismo al mondo.
Anche questi sono parametri che indicano lo stato di salute di una società.
Se poi le preoccupazioni sulla sicurezza dei dublinesi mandano il proprio eco anche qui in Italia (un esempio a caso: il poliziotto disarmato ferito in un agguato e la conseguente polemica con le autorità per la criminalità crescente e non controllata), allora viene da pensare se la Green Ireland delle cartoline non si sia trasformando, per ignavia o mancanze culturali, in un posto un po' meno idilliaco di quanto si pensi.
Credo che la maggior parte dei problemi sia la diretta conseguenza di quella che e' una scarsa propensione alla pianificazione, probabilmente riconducibile a motivi storico sociali.
In parole povere invece di pensare a quali potrebbero essere le conseguenze di una decisione, si cerca di mettere una pezza se e quando si presentera' un problema.
Esempi cretini:
1) Cazzo, c'e' traffico in centro, facciamo un tunnel dove far passare tutti i camion cosi' alleggeriamo il traffico del centro citta.
Risultato: l'unica superstrada esistente adesso che prima funzionava decentemente e' in ginocchio a causa dei tir che prima passavano in citta. E in citta' sostanzialmente non e' cambiato un cazzo.
2) Ueh, facciamo un bel centro residenziale qua cosi' ci mettiamo 5000 persone e facciamo un sacco di soldi.
Risultato: O cazzo s'e' intasata la fogna, forse c'e' troppa gente, adesso che facciamo?
E via dicendo.
Per quanto riguarda l'indebitamento e' un fenomeno patologico e culturale: un buon 80% di persone tempo fa dichiaro' in un sondaggio che pur di soddisfare bisogni materiali (la televisione, la vacanza, il vestito) e' disposta a fare debiti.
Non ti dico poi quanto e' facile fare i money lenders per telefono se i tuoi clienti sono irlandesi...
Veramente quelle classifiche, in particolare quella dell'ONU, considerano tanti fattori, non solo il reddito. Certo il reddito è un fattore fondamentale del benessere, ma quelle classifiche considerano molti fattori.
Se invece fosse come dici in testa dovrebbero esserci Lussemburgo, Svizzera, monarchie del Golfo e paradisi fiscali vari...
> Ma ti posso rispondere che altre
> classifiche indicano l'Irlanda (e
> la Gran Bretagna) come le nazioni
> con il tasso di indebitamento pro
> capite più alto, e sempre
> l'Irlanda
> (in particolar modo, le zone più
> industrializzate) come uno dei
> paesi con il maggior tasso di
> alcolismo al mondo.
Mi pare di leggere il trionfo del luogo comune, già che ci stavi potevi metterci il sole e la pasta ed era completo.
L'indebitamento è più alto anche in USA e altri paesi anglosassoni, ma la differenza rispetto a noi è culturale. Da noi fino a pochi anni fa pagare una rata (anche a un tasso più basso del proprio conto corrente) era visto come una cosa umiliante, l'unico debito ammesso era per la casa, nel qual caso era normale impegnare i propri soldi, quelli dei familiari e fare un mutuo di 800 anni.
Per gli anglosassioni è visto come un modo per aumentare la propria disponibilità facendo affidamento sulle aspettativi di uno stipendio più alto, cosa puntualmente verificatasi e in in modo consistente, parlo per esperienza diretta.
L'alcolismo c'è in tutti i paesi del nord, ma venendo da un paese per metà in mano alle mafie e per l'altra metà alle bande di slavi non mi sembra un problema tale da farci sentire superiori.
Chi si alcolizza lo fa per propria decisione, chi muore per rapina lo fa per scelta altrui.
La criminalità in Irlanda è in aumento, ma sta lontana ancora anni luci da quella dell'Italia o di altri paesi europei.
Altre classifiche?
L'Irlanda e' al primo posto per percentuale che guida l'automobile senza patente, senza assicurazione, senza pagare le tasse di circolazione :-)
@realityshow: pensavo che al primo posto di quella classifica ci fosse la provincia di Napoli ;-)
marco: eeheh gia', questo dimostra quanto le classifiche siano in realta' piuttosto inutili, almeno secondo me...
Eh già... invece se la classifica fosse servita a dare una immagine negativa dell'Irlanda sarebbe stata attendibilissima, vero?
Già, qualsiasi classifica ha un bias non indifferente, che sia voluto o casuale.
Questo è il problema anche delle ricerche demoscopiche, in alcune delle quali ti possono dimostrare contemporaneamente tutto e nulla. E in fondo era quello che diceva Freddy...
Solo un vero studio che prenda in considerazione QUASI TUTTE le variabili (tutte è impossibile) può essere ritenuto affidabile, e anche in questo caso occorre leggerlo conoscendo le regole della statistica, altrimenti si rischia sempre di prendere lucciole per lanterne. Comunque un vero studio 1) è costosissimo e probabilmente non verrà mai fatto e 2) non troverà mai spazio nei titoli dei giornali (qual è quel giornalista che si legge 500 pagine di dati per ottenerne una sintesi da mettere in un 10 righe?).
Se andiamo a guardare tutte le variabili usate dallo HDI, ci troviamo anche il dato relativo alla criminalita', ma prende in esame il periodo 2000-2004 e in 3 anni le ose sono peggiorate e di molto.
Altre variabili sono ferme al 2003, altre al 2005, quindi come tutte le statistiche secondo me lascia il tempo che trova.
Vedo che fromireland ha capito al volo quello che ho detto: ho riportato dati riguardanti una delle classifiche che mettono decisamente l'Irlanda in cattiva luce, per poi confermare quello di cui si discuteva sopra, cioe' che le classifiche sono piuttosto inutili... difendiamo l'Irlanda anche quando non ce n'e' bisogno! Noi saremo fissati su un giudizio negativo, ma non siamo i soli che la pensiamo univocamente :-)
Va bene, va bene...
Se la classifica riporta che l'Irlanda è un "top five" allora si dibatte sull'attendibilità delle classifiche. Non potendo criticare il merito si cerca di svilire il metodo.
Quando classifiche e le previsioni dicono il contrario allora sono trattate come verità assoluta.
Quando si dice obiettività...
Eh, si, i meriti dei grandi lavoratori irlandesi...
Ciao a tutti.Premettendo che queste classifiche sono delle stronzate mi sento di dire che se loro vivono in un certo modo sono cavoli loro.Per gli italiani che vanno su spesso si puo' trovare una buona opportunita' di lavoro,tanto divertimento e una societa' piu' libera e meno ingessata di quella italiana.Sulla criminalita' a parte il sud italia non so se ti sei girato anche citta' di provincia del nord tipo Reggio Emilia-Padova-Brescia che dovrebbero essere tranquille!
E cosa importa di chi sono? Ciò che conta è il risultato.
Mi associo a quello che dicono For Ireland e Reality Show.
So per sicuro ( e lo so perché ci sono stato, e ci torno spesso!!! ) che in Irlanda si vive benissimo.
Certo, non è il paradiso, prova ne è che la sera, non conviene andare al porto di Dublino, o in qualsiasi altro porto Irlandese.
Ma da qui a sparacchiare frescacce, sul fatto che in Irlanda si vive male.....ce ne trascorre parecchio!!
Dite semmai, che VI DISPIACE, che in Irlanda si stia bene…….e allora TUTTO cambia.
Vi ci vorrei vedere a voi tutti, in qualche città italiana, la sera dopo una data ora, a camminare tranquillamente!!!
Eh!! Si………VI DISPIACE PROPRIO!!!
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