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lunedì 15 gennaio 2007 Posted by Freddy at 14:47

Chi, come, dove, perche'

Il titolo la dice lunga: questo e' un post introduttivo, per fare capire ai miei 25 lettori chi sono e che ci faccio qua a Dublino.

Sono un "IT professional" (in inglese fa piu' fico) di 34 anni, ho sempre avuto la fortuna di lavorare direttamente o indirettamente a progetti per grosse realta' economiche italiane ed estere quali AXA Assicurazioni, Philips, Infostrada, Gruppo Mediaset, Lancia, Societe' generale, H3G SpA, Ericsson.

Stanco di vivere a Milano, passando da un centro direzionale all'altro, da una consulenza all'altra, il 9 Aprile 2006 ho fatto le valige e sono partito per Dublino alla ricerca di un nuovo lavoro.

Sono qui ormai da 9 mesi e inizio a preferire paesi tipo l'Africa che hanno un livello civile e culturale ben piu' alto di quello che ho trovato qui...

Piu' in la' raccontero' quali sono i motivi di gioia e di disagio nel vivere in quella che gli Antichi Romani(TM) chiamavano Ibernia.

4 comments:

Anonimo ha detto...

Ci sono stato giusto 6 giorni in Dicembre, a Dublino. Dire Barbaropoli e' dire poco. Non capisco cosa ci trovano tutti quelli che la amano.


Anonimo ha detto...

io,caro come ti chiami,credo che6uno che si vuole mettere solo in mostra credendo che qualcuno legga il tuo articoletto e ti ingaggi per quanto sai scriver bene e quanto fai ridere usando il termine'cazzo'...Insomma...vatti a coricare,parola di chi in Irlanda ci ha lasciato il cuore.


Freddy ha detto...

Caro anonimo, sono felice che tu abbia finalmente rintracciato il tuo cuore.

Ad ogni modo non disperare, vedrai che prima o poi riuscirai anche a trovare il cervello.

In parole povere: io non ti impongo la mia visione dell'irlanda, quindi tu vedi di non impormi la tua.

Grazie.


gig ha detto...

Hai ragione ma in Uk è pressochè uguale...
voglia di lavorare zero, passione ed impegno per ciò che si fa zero, inventiva zero, iniziativa individuale zero, perizia zero; sembrava di essere all'asilo e che fossero li per giocare anzichè lavorare, poi si fermavano a guardarti sgobbare e tu guardandoli non facevi minimamente cambiare il loro atteggiamento, non facevi nascere in loro nemmeno il vago senso di colpa per non stare facendo un kazzo ed anzi intravedevi un sorriso sornione (della serie ma ci sono o ci fanno) sui loro volti che, normalemente avevano un'espressione di scazzo perenne, che si illuminava solamente nel momento di timbratura cartellino..
nb: no non sto parlando degli operai ma di managers...