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mercoledì 14 dicembre 2011 Posted by Freddy at 19:21 26 comments

La rana mezza morta.

L'altro giorno ho perso il tram per colpa di un rincoglionito alla macchinetta dei biglietti. Nulla di grave, non andavo di fretta, solo che sono dovuto rimanere al freddo per 12 minuti.

Arrivato a casa mi viene quindi in mente di guardare quali sono le opzioni di viaggio (ce ne sono diverse per tutte le esigenze). Visto l'uso saltuario che faccio della LUAS, inizio a pensare di farmi una bella smart card.

Non si risparmia quasi un cazzo ma almeno, mi dico, avrei la possibilita' di arrivare alla fermata anche poco prima che il tram riparta, strisciare la card ed entrare.

Sfortunatamente non e' piu' possibile comprare una smartcard per la LUAS (ne' una per le ferrovie), causa introduzione in pompa magna il mese scorso della "Leapcard": un progetto fantascientifico di ticketing unificato.

Praticamente come la Oyster Card londinese, solo con tempi di gestazione e attenzione per il dettaglio tipicamente irlandesi.

La disponibilita' la danno per fine 2011, siamo al 14 dicembre e la card si puo' gia' comprare online, quindi esco di casa e ne vado a cercare una (Edit: il lancio ufficiale e' avvenuto il 12 Dicembre).

Decido prima di andare in un paio di posti esotici: l'ufficio centrale di Dublin Bus in O'Connell Street e Connolly Station.

I primi non hanno depliant e non vendono la card, i secondi hanno i depliant e non vendono la card: "qua la puoi solo ricaricare" (ma non e' vero).

Che stupido: li' ci posso comprare biglietti e abbonamenti, come mi e' saltato in mente di pretendere che avessero delle smart card? Di sicuro e' colpa mia che sono un immigrato: le smart card per viaggiare sul treno ovviamente le vendono dove si vende la birra, mica alla stazione del treno.

Insomma sta card si puo' comprare solo in 400 negozi, tipicamente Spar, Londis, Centra e soci. Scartati i terminal dell'aeroporto decido ci farmi un giro in zona Talbot Street/O'Connell Street/Parnell Street.

Primo negozio (con adesivi in vetrina): "Non le posso vendere, quelli devono avere qualche rotella fuori posto: ci hanno detto di non venderle piu' perche' hanno un guasto tecnico e ste card ancora non si riescono ad attivare in tutti i negozi".

Secondo negozio (senza adesivi, ma elencato nel sito uebb come rivenditore): "Non le abbiamo, prova da un'altra parte".

Terzo negozio: "Una che? Questa qui, questa verde?" Il cassiere ha dovuto chiamare il manager perche' era la prima card che vendeva, comunque sono riuscito a comprarla (l'attivazione e' contestuale all'acquisto).

Costo della card: 5 euro rimborsabili, topup obbligatorio di minimo 5 euro. Totale 10 euro.

Alcune note tecniche e incongruenze:
  • La card si appoggia al circuito Payzone, quindi in teoria qualsiasi (in)convenience store puo' essere abilitato alla vendita, ma lo store deve avere un terminale RFID aggiuntivo per poter interagire con la carta stessa.
  • Edit: il credito e' sulla carta, con le transazioni che vengono poi sincronizzate centralmente successivamente (sarebbe interessante sapere come gestiscono tutti i casi d'uso, ma ho paura della risposta)
  • Il topup minino ai distributori della LUAS e' di 10 euro, quindi scordatevi di andare li' con qualche monetina in tasca e di potervene liberare a piacere (e secondo me e' una grossa stronzata) (EDIT: esiste seminascosta un'opzione che si chiama, se non mi ricordo male, "cash and go" per fare un topup con monete e banconote, importo minimo di 5 euro)
  • All'inizio di un viaggio al momento della "strisciata", viene scalato un importo maggiore e alla fine del viaggio con la seconda "strisciata", viene calcolato l'importo effettivo e ci viene rimborsata la differenza.
L'ultimo punto non farebbe una piega (il sistema non puo' sapere dove scenderemo) se non fosse che andando da Jervis in direzione "The Point" (2 zone), a inizio viaggio vengono detratti 2 euro, mentre il costo del viaggio con un biglietto cartaceo e' di 1 euro e 80 centesimi.

Questo significa che potenzialmente contano di fare una cresta di 20 centesimi su chi si dimentica di strisciare a fine viaggio nelle zone in prossimita' dei capolinea.

Partendo da "The Point", immagino che si paghi piu' che a comprare un biglietto cartaceo fino a Tallagh, stesso ragionamento sulla cresta.

Per adesso non si parla di biglietti cumulativi e abbonamenti, che verranno piu' in la' e trovare la card mi pare difficile, per questo penso che la rana sia mezza morta.

Poi sarebbe interessante capire se c'e' un tempo massimo per fare la strisciata alla fermata di arrivo, ma non c'e' nessuno a cui chiedere e di domande irrisolte ce ne sarebbero parecchie e chiaramente sui vari siti web non si trova nulla.

EDIT: il thread su boards.ie dal titolo "Leap" into the unknown: The feedback thread mi conferma che la rana non respira molto bene, schiacciata dal treno dell'incompetenza di Irish Rail e dall'ottusita' di DublinBus.

La lettura e' molto interessante, e mette in luce difetti del sistema su LUAS (pochi), DublinBus (molti) e Irish Rail (molti anche qua).

IrishRail ad esempio e' responsabile per gli addebiti errati quando a fine viaggio si esce da un gate configurato male che considera la strisciata l'inizio di un nuovo viaggio.

Considerando che si tratta di quei dementi che a distanza di anni anni ancora non sanno bene come configurare i gate per fare entrare e uscire la gente dalle stazioni, non sono molto sorpreso.

venerdì 2 dicembre 2011 Posted by Freddy at 06:42 6 comments

La terra e' sempre piatta.

Ditto.

mercoledì 1 giugno 2011 Posted by Freddy at 18:51 16 comments

Italiani all'estero

http://storify.com/btballenger/man-tracks-stolen-laptop-thousands-of-miles-away

venerdì 27 maggio 2011 Posted by Freddy at 10:16 7 comments

Il grande fratello

Quando uno non ha il coraggio delle proprie azioni:

http://www.google.as/support/forum/p/blogger/thread?tid=3119857d2c31d5d4&hl=en

Inglese stentato a parte, ogni commento e' superfluo.

P.S. Chissa' che fine ha fatto il post in cui chiedeva cosa significasse andare in default (dopo essersi riempito la bocca del termine per mesi).