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martedì 13 febbraio 2007 Posted by Freddy at 11:56 6 comments

Gli aspetti positivi del vivere in Irlanda

Quando ho deciso a trasferirmi all'estero, ho sondato due mete che ritenevo essere le piu' "accessibili" sotto un punto di vista prettamente linguistico (preferisco l'inglese al francese) e logistico (posso tornare in italia in 2 ore): Londra e Dublino.

Londra purtroppo non mi attrae per vari motivi, tra i quali anche il caos e la competitivita' sfrenata, unite anche alla possibilita' di essere licenziati dalla mattina alla sera, Dublino d'altro canto mi sembrava una scelta piu' azzeccata in quanto e' una citta' piu' a misura d'uomo, con gente che tutto sommato si accontenta di poco e con la possibilita' di parlare con tutti senza dover avere necessariamente la dizione della regina (e a Londra non e' raro che molti facciano semplicemente finta di non capirti).

Quali erano quindi i pro nel trasferirsi a Dublino?

Citta a misura d'uomo
Settecentomila abitanti in tutto, con il verde da un lato e il mare dall'altro.
Rimanendo a ridosso della GRAN Bretagna, si gode anche di un clima piu' mite: piove ma molto meno che a Londra e il vento spazza continuamente l'isola rendendo la merda che respiravo a Milano tutti i giorni un lontano ricordo.

Gente alla mano
Qui la gente e' in generale piuttosto amichevole, anche se "socializzare" vuol dire bere una pinta e "divertirsi ad un party" (party=postodovesibeve) vuol dire necessariamente ubriacarsi.

Tutti inoltre si sforzeranno di capirvi anche se non avete un inglese fluente, o una pronuncia perfetta.

Non mancano anche qui i cazzoni attaccabrighe, ma si sa, la madre dei cretini e' sempre incinta.

Ambiente lavorativo migliore
Qui fare il contrattista e' una scelta, non un obbligo. La norma e' l'assunzione a tempo indeterminato (d'ora in poi TI), con periodo di prova di sei mesi.

A differenza dell'italia licenziare una persona e' relativamente semplice, ma la normale procedura e' quella di fare tre richiami scritti nel caso in cui ci siano dei problemi con il dipendente (es. rendimento, comportamento...) e poi la lettera di licenziamento. In caso di scarso rendimento le aziende possono anche optare per periodi di training e rivalutazione periodica.

Non e' impossibile farsi mandare a casa seduta stante, basta arrivare la matina ubriachi in ufficio e salutare il manager con un HAIL! e con il braccio destro alzato piu' o meno a 45 gradi. Lo dico perche' e' successo in una nota multinazionale americana qualche tempo fa.

Ad ogni modo un'assunzione a TI non e' significativa ai fini della valutazione dell'ambiente di lavoro: anche in italia esiste(va) il TI, ma cio' non toglie che le condizioni lavorative siano generalmente una merda gia' a partire dallo stipendio.

Partiamo dalla retribuzione: un help desk di primo livello qui si porta a casa dai 1400 euro netti in su al mese. A milano ne prenderebbe 500.
Ovviamente con 1400 euro non e' che uno possa fare/avere una vita particolarmente "agiata", ma per un giovane puo' essere un punto di partenza.

Si tratta pero' di emigrare, adattarsi ad una realta' diversa, parlare una lingua che non e' la propria... Ne vale la pena?

Se l'alternativa e' quella di vivere di stenti in una camera fatiscente a roma o milano, per 500 euro al mese, la risposta e' "si', ne vale la pena", se invece siete sui 30 e avete un'esperienza di un certo livello, potreste essere dell'idea che trasferirsi all'estero debba portare a un miglioramento delle condizioni attuali di vita.

L'esperienza qui la pagano. Quindi lo stipendio, il contesto lavorativo e il contesto sociale potrebbero essere in linea con le vostre aspettative. Se non lo fossero non siete obbligati a trasferirvi.

Scelte personali quindi.

A parte i soldi comunque, qui a Dublino avrete la possibilita' di costruirvi/migliorare la vostra professionalita' e addirittura fare carriera senza baciare culi e avere parenti influenti.

Le aziende piu' grandi prevedono infatti una serie di corsi e certificazioni che fanno parte di un percorso formativo del lavoratore. L'idea e' che piu' siete competenti, maggior ritorno economico avra' il vostro datore di lavoro.

I servizi di un IT engineer pluricertificato potranno infatti essere fatturati al cliente finale a cifre sensibilmente piu' alte.

Sarete anche sottoposti a delle valutazioni periodiche, in modo da individuare i vostri punti forti e i vostri punti deboli. Avrete anche la possibilita', in base alla stoffa che avete, di passare da un ruolo all'altro (un tecnico puo' diventare ad esempio manager).

Un nutrito pacchetto di benefit, unito al fatto che vi dicono grazie quando risolvete dei casini, completa il quadro della situazione.

Non dimentichiamoci anche dell'adeguamento annuale dello stipendio, dei bonus a fine anno e via dicendo.

Fisco "umano" e burocrazia snella
Qui avevo le lacrime agli occhi dalla commozione: il sito web dell'agenzia delle entrate vi spiega in due pagine come si calcolano le tasse e perche'.

Ogni anno le fasce di reddito vengono riviste e ampliate in modo da riguadagnare qualcosa rispetto all'inflazione.

A fine anno vi mandano il resoconto delle tasse pagate, potete chiedere dei rimborsi che vi vengono erogati mediamente in QUATTORDICI GIORNI e gli impiegati statali sono gentili ed educati nella maggior parte dei casi.

Se non lo fossero, nessun problema: dopo un tot di lamentele, una bella pedata nel culo e via di licenziamento. Qui evidentemente capiscono che sono loro al servizio del cittadino, non viceversa.

Il rapporto con la pubblica amministrazione e' abbastanza snello e trasparente, le code agli sportelli sono ragionevoli e si ottiene tutto con una facilita' disarmante. Il mio PPS number ad esempio e' stato emesso nello stesso giorno in cui l'avevo richiesto e mi e' stato recapitato per posta 3 giorni dopo.

Uguale uguale all'italia... :|

Questi i pro nel trasferirsi, poi ognuno avra' una motivazione personale in piu', es. amore per la birra, per la cultura celtica e via dicendo...

Non e' comunque il paradiso, specialmene se siete abituati a vivere in case di un certo livello (in quanto a metratura/qualita' dei materiali) e se partite dal presupporto che volete ricevere la stessa qualita' dei soldi che pagate.

Che terra terra vuol dire ad esempio: se i (molti) soldi che tu falegname mi hai chiesto e che io cliente ti ho dato sono perfetti, perche' le porte di casa me le hai montate tutte storte?

martedì 30 gennaio 2007 Posted by Freddy at 13:12 1 comments

Trasferirsi a Dublino, guida pratica - Parte 3: Banca e Fisco

IL CONTO CORRENTE
Per poter ricevere lo stipendio, o piu' semplicemente poter trasferire soldi dall'italia e poi pagarci quello che vi serve (es. il deposito per affittare casa), avrete bisogno di un conto corrente (current account).

Il sistema bancario Irlandese non si differenzia molto da quello italiano dal punto di vista del cliente, se non fondamentalmente in due punti:

A) Qui c'e' il concetto di "Free banking" (un nuovo concetto introdotto qualche mese fa), il che vuol dire che pagherete ZERO spese di gestione o quasi (ad esclusione ovviamente i bolli di legge), oppure un forfait.

Aggiungerei che visto che state finanziando la banca dandole i vostri soldi, che non paghiate un centesimo dovrebbe essere la norma (come lo e' ad esempio in Giappone).

Le condizioni per ottenere un conto a zero spese, variano da banca a banca, ma di solito avrete bisogno di fare un TOT di operazioni per telefono/internet e/o domicialiare il pagamento di una o piu' bollette.

Di nuovo, tutto cio' varia da banca a banca.

In cambio avrete anche bonifici gratuiti, pagamento utenze gratuite, prelevamenti "bancomat" gratuiti e via dicendo.

Attenzione perche' i tassi di interesse sul capitale sono pari solitamente a zero. Se volete che il vostro capitale vi frutti qualcosa, dovrete aprire un conto di risparmio o investire in titoli.

B) Non sono molto attenti ai dettagli e potrebbero fare casino con i vostri soldi (e' capitato sia a me che a miei amici). A differenza dell'italia pero' qui le banche se sbagliano pagano, quindi riavrete sempre i vostri soldi, ma ci dovrete perdere dietro del tempo.

Dopo 9 mesi (o immediatamente, a seconda di chi e' il vostro datore di lavoro e da che stipendio avete), si puo' richiedere una carta di credito i cui tassi generalmente sono intorno al 9%.

Attenzione perche' qui i tassi di interesse passivo non sono regolati, quindi se pagate a rate, chiedete un prestito e simili, potreste anche ritrovarvi a pagare il 35% di interessi (ma ci sono stati casi di piccoli prestiti maggiorati da interessi all'80%).

Per chi si domandasse cose tipo "Ma come non sono regolati?!? E chi mi difende dagli usurai?", la risposta e' molto semplice: dagli usurai ti ci difendi da solo. Qui hanno deciso di non regolamentare i tassi per evitare che tutti si allineassero mezzo punto percentuale sotto il tasso considerato "di usura" facendo cartello come avviene, ad esempio, in italia.

Comunque ritornando al discorso conto corrente, per aprirlo vi servono:

  • Proof of Identity: Documento di identita' (es. passaporto)
  • Proof of address: Una bolletta a vostro nome, una lettera del landlord che dichiara che vivete dove dite di essere, oppure una lettera del vostro datore di lavoro che certifichi il vostro indirizzo. Le banche piu' imbecilli (AIB) vorranno su quest'ultima la data di nascita, probabilmente per evitare omonimie (infatti e' pieno di Mario Rossi in irlanda...)

Se vi dicono che vogliono una copia del contratto di lavoro o una busta paga, cambiate pure banca: non e' un requisito di leggge e in Irlanda potreste essere venuti a studiare, in vacanza perenne o a passarci la vecchiaia. Se la banca non vuole fare business con voi non e' un problema vostro.

Per finire, potete scegliere tra le seguenti carte:

  • ATM Card, utilizzabile solo per prelevare contante. Gratuita
  • Laser Debit Card, incorpora le funzioni di prelievo contante ed e' abilitata per i pagamenti nei negozi. E' abilitata anche sul circuito Maestro e quini utilizzabile in Europa e in buona parte del medio oriente. Soggetta a bollo annuale.
  • Carta di credito emessa dalla banca. Soggetta a bollo annuale.

Se non vi interessa pagare a rate, una carta di credito vale l'altra. In alternativa potete richiedere una carta all'issuer che vi offre il tasso di interesse passivo minore e le condizioni che piu' vi sembrano favorevoli e legarla al vostro conto corrente. Anche questa soggetta a bollo annuale.

Informazioni piu' dettagliate sui siti:

http://www.revenue.ie
http://www.oasis.gov.ie


IL PPS NUMBER
Per lavorare, o meglio per poter pagare le tasse, avrete bisogno di un PPS number a vostro nome. Dovrete trovare il "Social Welfare office" di competenza (va bene quello nella zona della citta' dove vivete o quello del luogo in cui lavorate) e fare richiesta.

Una volta emesso, il PPS number vi viene recapitato a casa in un massimo di 14 giorni circa e serve, tra le varie occasioni, al datore di lavoro per potervi registrare e pagare lo stipendio e al landlord per registrare il contratto di affitto.

Il fatto che non ve lo possono dare se non avete gia' una casa e che per affittare casa avete bisogno del PPS number e' il motivo per cui avevo parlato del "gioco dell'immigrato"...

Per il rilascio sono necessari:
  • Proof of Identity: Documento di identita' (es. passaporto)
  • Proof of address: Una bolletta a vostro nome, un estratto conto di una banca Irlandese, una lettera del landlord che dichiara che vivete dove dite di essere, oppure una lettera del vostro datore di lavoro che certifichi il vostro indirizzo.
Informazioni piu' dettagliate sui siti:

http://www.revenue.ie
http://www.oasis.gov.ie


Prossimamente : Stipendi e costo della vita.

giovedì 25 gennaio 2007 Posted by Freddy at 15:54 8 comments

Trasferirsi a Dublino, guida pratica - Parte 2: La casa

EDIT 16.11.2008

Caro potenziale emigrante approdato a questo blog cercando "trasferirsi a dublino", "trasferirsi in irlanda" e simili, sappi che queste pagine sono state scritte nel 2007, molto prima che l'irlanda iniziasse la sue agonizzante discesa nel "meraviglioso" mondo della recessione economica.

Pertanto le informazioni relative a prospettive di carriera e stipendi, costo degli alloggi, cibo e trastulli sono cambiate, solitamente in peggio.

Se vuoi venire in irlanda e non hai nessuna professionalita', valuta la possibilita' di restartene dove sei, almeno le porte in faccia te le sbatteranno in italiano.
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TROVARE CASA
Sia che vogliate un lussuoso monolocale di 40 metri quadri soli soletti, sia che vogliate condividere un lussuoso e spazioso appartamento di 50 metri quadri con altre 2-4 persone, il metodo migliore e' visitare il sito www.daft.ie e segnarsi gli annunci piu' interessanti DOPO aver comprato una cartina della citta' (nelle librerie si trova una cartina completa+stradario a circa 8.50 euro).

Avendo la cartina avrete anche un'idea di dove sono gli autobus, i treni e i tram e di quanto tempo ci metterete ad andare da casa vostra alla fermata del mezzo che vi portera' in ufficio e ritorno.

Sul sito troverete anche annunci di agenzie alle quali potrete eventualmente rivolgervi presentandovi presso i loro uffici, nella speranza che vi trovino casa trattandovi con un occhio di riguardo (ma non vi preoccupate che non capita, qui non siamo negli UK).

L'alternativa e' chiamare i vari numeri di telefono dei vari annunci e prepararsi a visite che potrebbero anche essere simili a pellegrinaggi (11-15 persone che vedono lo stesso appartemento/stanza).

QUANTO MI COSTA?
Tanto, troppo a meno che non ve ne andiate a Dublino nord (molto nord,
talmente a nord che non c'e' niente a parte casa vostra) oppure che ve ne andiate in qualche altra contea (es. a Kerry con 850 euro/mese vi danno una detached house con 4 stanze, ma poi vi ci vuole la macchina per spostarvi).

Per il resto i costi sono abbastanza livellati: se volete vivere al centro citta' pagherete perche' siete in centro citta', se preferite il mare, pagherete perche' siete sulla costa o vicino al golf club, o nella campagna verde, a un passo dai negozi e cosi' via.

Le cifre per un affitto "in solitudine" (leggi, da soli per i cazzi vostri) vanno piu' o meno a fasce

  • Dai 600 agli 800 euro/mese per monolocali da 20/30 mq
  • 850-1200 euro per appartamenti di 40-50 metri quadri
  • 1200-1600 euro per un due camere da letto e due bagni
  • da 2000 a 3200 euro al mese e oltre vi sembrera' di essere quasi in italia (cioe' dovrete fare i debiti per mangiare e pagare l'affitto HAR HAR HAR)
Lo standard e' avere le camere da letto con letti da una piazza e mezzo o da due e un salottino stipato di mobili: poltrona, divano a due posti, tavolino, TV, tavolo con 4 sedie, questo indipendentemente dalla metratura.

Non spendete piu' soldi nella speranza che la qualita' salga proporzionalmente perche' qui la manodopera e' di una qualita' pietosa: siccome non si lamenta nessuno dei risultati, vi potete svegliare la mattina, definirvi falegname e andare a fare danni in giro nei cantieri.

Io ad esempio ho le porte di casa non registrate. Per compensare (cioe' per poter far si' che la porta storta si apra lo stesso) lo stipite e' piu' largo di un centimetro abbondante.

Se siete ggiovini e dinamici e vi orientate verso una condivisione i prezzi di una stanza singola vanno dai 400 ai 700 euro circa al mese a seconda della grandezza della casa, se le bollette sono incluse o meno, se vi danno internet e via dicendo.

CUCINA E BAGNO
Le cucina e il bagno sono in realta' cucinetta e bagnetto. Se c'e' la vasca da bagno siete fortunati, se in bagno ci sono le piastrelle siete fortunati. Se vasca da bagno e piastrelle non hanno la muffa che ci cresce sopra, correte a comprare un gratta e vinci.

Evidentemente per retaggio vittoriano, il bagno e' sempre costruito in un angolo interno della casa e non ha finestre (cosi nessuno vi puo' mettere in imbarazzo guardandovi le terga dalla finestra), ma solo una ventola per il ricircolo dell'aria come nei cessi degli autogrill: l'umidita' tendera' a condensarsi sulle pareti e a fare ammuffire il soffitto e la vasca/doccia.

Hint: cercate di arieggiare il piu' possibile il bagno, magari lassciando la porta aperta, la ventola accesa e cosi' via.

COME SI AFFITTA?
Fisserete un appuntamento e vedrete appartamenti che vanno dal vecchio al moderno, dal disgustoso al bello, rigorosamente sempre sulla stessa soglia di prezzo e sempre tremendamente piccoli.

Spesso leggerete che le camere sono spaziose, magari senza vederne le foto, cioe' cazzo fai l'agente immobiliare metti due cazzo di foto delle camere no? Che me ne frega di vedere gli alberi fuori dalla finestra, il balcone, il corridoio e il mixer nel cesso?

Vengo da un paese dove il mixer non e' piu' una novita' da 35 anni, non mi fare una intera galleria fotografica sui lavandini del bagno!!!

Qui alcuni annunci. Notare la cura con cui sono fatte le foto. Ho scelto case volutamente costosissime, con l'idea che se posso permettermi cifre del genere, magari non ho tempo da perdere e voglio vedere casa prima di fissare un appuntamento:

http://www.daft.ie/226825

http://www.daft.ie/230687

http://www.daft.ie/237644

http://www.daft.ie/241763

http://www.daft.ie/241820

Le "camere spaziose" dicevo, spesso sono dei buchi di 2x2 metri a volte senza armadio che contengono, a filo delle pareti:

  • Il comodino di sinistra
  • Il letto
  • Il comodino di destra

Hint: non comprate piumoni molto larghi che senno' quando vi girate buttate tutto per terra.

In generale vi sentirete presi per il culo come quando cercavate casa quando eravate fuori sede per fare l'universita'.

Le cose importanti da tenere a mente sono:

  • La durata dell'affitto (lease) che puo' essere 1 mese, 3 mesi, 6 mesi, un anno
  • Ogni quanto si paga l'affitto
  • Quanto deposito serve (di solito 1 mensilita', a volte 2)

Quando trovate qualcosa che vi piace, a meno che non si tratti di una condivisione o di un affitto a breve termine, vi verra' chiesto qualcosa che non avrete: LE REFERENZE.

Mentre noi bravi italiani al massimo chiediamo alla polizia chi siete, o chiediamo un estratto conto, o telefoniamo al datore di lavoro, padrone di casa vecchio, chiediamo ad una maga, per consuetudine anglosassone qua dovrete fornire LETTERE DI REFERENZE di:

  • Banca
  • Datore di lavoro/precedenti manager
  • Precedente padrone di casa

Quindi PRIMA DI PARTIRE, fatevi fare ste cazzo di referenze in modo da poterne lasciare copia a chi le chiede.

Risolta la questione delle referenze, se il Landlord (letteralmente "signore della terra" come quando c'erano i feudi) vi ritiene degni di affittare il suo lussuoso monolocale da 30 metri quadri, gli dovrete pagare il deposito.

Se state affittando una appartamento da 900 euro al mese, gli dovrete versare sull'unghia fino a 1800 euro.

Frasi come: "Le faccio un bonifico", "Ho qui la mia Visa platinum...", "Ho i soldi che mi escono dalle orecchie, mi dica dove glielo devo far recapitare..." non avranno nessun effetto: o contanti o morte.

Personalmente sono dell'idea che solo un coglione se ne andrebbe in giro con 1800 euro nel portafoglio, ma qui si usa cosi, quindi munitevi del contante e fate i coglioni anche voi.

I piu' attenti si staranno chiedendo: "Ma se la casa piace alle 15 persone che sono andate in pellegrinaggio a visitarla e se queste 15 persone hanno tutte le necessarie referenze, come fa il landlord a decidere a chi dare la casa?".

Siccome molti landlord affidano l'onere di affittare e far visitare le case alle agenzie, praticamente il primo che si dice interessato e passa all'agenzia e fa piovere lettere di referenze e soldi sulla scrivania vince.

Se invece state trattando con il landlord o siete in lizza per una condivisione, e' piu' probabile che la scelta venga fatta a caso o a simpatia.

ME NE POSSO ANDARE PRIMA?
Il contratto che firmate e' vincolante, quindi dovreste rimanere fino
alla fine.

E' pero' previsto dal Tenancy Act del 2004 il subletting (l'equivalente del subentro), quindi se vi preoccupate di cercare un sostituto e di far visitare l'appartamento, se la persona va a genio al landlord ve ne potete andare prima.

In caso contrario perdete il deposito.

Per chi volesse dare un'occhiata alla scarsa/scarna/scrausa normativa, piu' informazioni si trovano presso:

Oasis
the Private Residential Tenancies Board

Prossimamente la burocrazia: Banche e Fisco...

domenica 21 gennaio 2007 Posted by Freddy at 00:57 0 comments

Trasferirsi a Dublino, guida pratica - Parte 1: Il lavoro

IL LAVORO
Il modo ideale sarebbe quello di trovare un lavoro gia' dall'itaGlia, rispondendo alle varie offerte di lavoro presenti su siti quali irishjobs.ie e monster.ie che offrono una nutrita selezione di annunci tra cui scegliere.

Benche' sia noioso e spesso ritenuto inutile, vale la pena creare un profilo su monster.ie e compilare il proprio CV, sia seguendo la procedura guidata, sia facendo l'upload del CV in formato Word (avrete cosi' un posto da dove recuperarlo casomai vi servisse): tenendo aggiornato il mio CV, riceverete almeno una telefonata al giorno dalle varie agenzie di recruiting.

Ovviamente se nelle informazioni di contatto avete solo il cellulare italiano, non vi chiamera' nessuno, fatta eccezione per qualche grossa multinazionale che cerca disperatamente personale ma che probabilmente non lo trova (hint: Dell cerca sempre le stesse figure).

Se non avete trovato lavoro dall'itaGlia, ma avete dei soldini da parte, potreste decidere di venire a Dublino e fare tutto sul posto. In questo caso avrete bisogno di una sistemazione temporanea che puo' essere, in ordine crescente di costo:
  • Casa di amici
  • Un ostello (da 25 euro al giorno in camerata)
  • Un bed&Breakfast (40/50 euro/die a seconda della zona e del periodo)
  • Un albergo (oltre i 50 euro al giorno)
Adesso che siete in citta', potete iniziare a giocare al gioco dell'immigrato che consiste nel fare queste cose in sequenza:
  • Comprare una SIM card irlandese
    (operatori in ordine crescente di costo: METEOR, VODAFONE, O2)
  • Trovare casa
E POI:
  • Farsi rilasciare un PPS number dall'ufficio delle entrate
    (necessario domicilio fisso, e una bolletta che lo provi. www.revenue.ie per i dettagli)
  • Aprire un conto in banca
    (necessario un passaporto e una bolletta per provare che avete un domicilio fisso)
  • Trovare lavoro
E' abbastanza inutile cercare un lavoro se non avete risolto il problema della casa, del PPS number e del conto in banca a meno che il vostro datore di lavoro non si offra di farsi carico sia
dell'assegnazione del PPS number che dell'apertura del conto in banca.

Prossimanente la seconda parte: Trovare casa