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martedì 24 giugno 2008 Posted by Freddy at 18:26

Avevamo la manna dal cielo, ma non tutto e' perduto.

Mi segnalano questo interessante articolo, nel quale si parla sia di recessione che di speranza per il futuro.

Nell'articolo si puo' leggere come fino a poco tempo fa questa economia galoppante fosse data per scontato e come durante il periodo della "Manna dal cielo" ("Manna from heaven", le nostre vacche grasse) il governo non ne abbia approfittato per modernizzarsi come avrebbe dovuto.

Questo almeno secondo l'Economic and Social Research Institute, osservatorio irlandese indipendente:

"Everyone knows the downturn in the public finances is because government blew the finances from the boom which everybody knew would be temporary," Dr. Alan Barrett of the ESRI said on Monday.

The biggest indictment against the Government is that during a period of a manna-from-heaven of riches, the opportunity was not used to seriously reform governance, public sector and barriers to competition in the private services sector.

Come avevamo gia' scritto RealityShow e io tempo fa, c'e' chi crede alla favola "abbiamo fatto tutto da soli, siamo i migliori lavoratori del mondo" e che stare nella EU non sia tutto sto granche'. L'irlanda ha fatto molto da sola, ma se non fosse stata membro EU, non sarebbe riuscita ad arrivare dove e' ora:

Financial Times columnist Wolfgang Münchau wrote on Monday on the aftermath of the Lisbon Treaty rejection.
What strikes me the most about this extraordinary turn of events is the perception in Ireland that a break with the EU would be no big deal. I received a large number of letters from Ireland last week from readers who steadfastly maintain that the country’s economic success had nothing to do with the EU and everything to do with domestic policy – in particular with low corporate taxes and skilled labour.

The view expressed by those correspondents is as wrong as it is revealing. If so many people are delusional about their country’s economy, then we should perhaps not be surprised about the outcome of the referendum. It is therefore perhaps worth looking in some detail at the nature of Ireland’s economic success over the last 30 years to gauge what life might be like outside the EU.

There are several interactive factors. The importance of EU subsidies is almost certainly overrated. They played some part, especially in the early phase of the country’s economic renaissance. In any case, Ireland is on the verge of becoming a net contributor to the EU budget. But one would be even more mistaken to conclude the opposite: that the EU matters nothing or little.

Ireland was one of the early and enthusiastic members of the European Monetary System in 1979, which brought much needed macroeconomic stability. Membership of the eurozone in 1999 led to lower interest rates, which have contributed to the economic growth ever since. Low corporate tax rates certainly helped Ireland attract foreign investors. But never forget that Ireland is also the only English-speaking member of the eurozone, the one place where eurozone and Anglosphere meet. (Come disse Reality show piu' di un anno fa in questo suo post, regime fiscale impraticabile da altri paesi e inglese "ereditato" dai conquistatori britannici).

The country naturally benefited from membership of the EU’s internal market. Without it, Ryanair, the Irish low-cost airline, would not be able to offer its popular flights across Europe. The Irish have also proved influential in the management of the internal market, not least through Charlie McCreevy, the Irish commissioner in charge of the EU’s internal market and financial services. As a member of the EU, Ireland has been in a position to veto motions that would have impaired the country’s economic success. Without steadfast opposition from Ireland, the EU would have made more headway in imposing corporate tax harmonisation.

Chi va controcorrente non e' visto di buon occhio:

During the recent partytime, anyone who questioned the conventional wisdom was "talking down the economy" and last July former Taoiseach Bertie Ahern, wondered why "cribbers"from the sidelines didn't commit suicide.

Molto meglio, come fanno molti italiani in irlanda, accusare chi non e' daccordo di essere un "catastrofista" e fare finta di niente, tanto va tutto bene:

Property man Ken MacDonald lamented in the Sunday Independent in March 2007: Why do we allow scaremongers and doomsayers with unfounded pessimism and unbridled negativity dictate our thinking and blunt consumer confidence? The Irish economy is the envy of the world. Job creation is phenomenal with more than 7,000 new jobs being created each month - despite the gloomy attention given to periodic job losses in some sectors.[...] (Il tizio vende case, ovviamente ha interesse a negare che ci sono problemi, ma gli italiani in irlanda che interesse hanno?).

Dove sta la parte del "non tutto e' perduto"? Nel fatto che pianificando (concetto del tutto alieno agli irlandesi) accuratamente la spesa pubblica forse c'e' speranza di ripresa nei prossimi anni:

The ESRI's Quarterly Economic Commentary says that the economy is experiencing considerable difficulties right now: The forecast for the re-emergence of net outward migration is possibly the most vivid illustration of this and may give rise to comparisons with the 1980s. Given the likelihood of such comparisons, it is worthwhile stressing that the economy is better placed today to emerge from these difficulties than it was in the mid-1980s. However, a return to higher growth rates is predicated on ensuring that public expenditure is both efficiently provided and effectively managed. In such a context, a return to positive growth in 2009 and 2010, forecast both here and in the Medium- Term Review 2008-2015, can be expected with a reasonable degree of confidence, something which could not be said in the mid-1980s.

Questo era solo uno stralcio, l'articolo copre altri aspetti e offre molti spunti di riflessione.

9 comments:

Paolo ha detto...

L'articolo e' certamente interessante. E' anche di oggi la notizia che una compagnia di assicurazioni si prepara a "delocalizzare" un 500 posti di lavoro, da Dublino a Bangalore.
Insomma, la congiuntura economica e' quella che e', le tasse in Irlanda saranno anche basse ma un operatore di call center a Dublino guadagna ormai piu' di un ingegnere a Milano perche' se non si e' ben pagati a Dublino non si sopravvive... chiaro che tutto questo non poteva durare. Alla fine gli unici a guadagnarci erano i landlords dublinesi, gente che ha avuto il culo o la preveggenza di investire sul mattone quando costava poco, e che ora vive di rendita. In pratica qui le multinazionali investono e gente di tutto il mondo vive nella pioggia perenne e si ammazza di lavoro per... arricchire un pugno di irlandesi gia' troppo arricchiti. Che senso ha?

Interessante che l'articolo citi anche la possibilita' che gli irlandesi ricomincino ad espatriare nei prossimi anni. Ci sara' da ridere allora, quando gli indigeni torneranno a voler fare i lavori che ora hanno lasciato ai polacchi... Gia' come cultura sono piuttosto autarchici e nazionalisti (d'altra parte, hanno anche le loro ragioni), se poi si aggiunge la crisi... altro che Lega Nord :)

In ogni caso... ma a noi che ci frega? Mica ci dobbiamo stare fino alla pensione, sotto le nuvole d'Irlanda, no? Saro' monotono e ripetero' le stesse cose, ma piu' che preoccuparci degli sbagli del governo irlandese noi italiani non dovremmo pensare agli sbagli dei governi nostri?


Freddy ha detto...

Me ne sono andato proprio perche' ero stanco di preoccuparmene.

Adesso leggo i giornali italiani online, scuoto la testa e passo avanti con l'amarezza di chi sa che tra 10 o 20 anni leggera' ancora le stesse cose...


godel ha detto...

Vi segnalo anche questo articolo: http://www.independent.ie/national-news/cash-crisis-lenihan-to-wield-axe-on-spending-1420634.html
Si parla di tagli per bilanciare le ridotte entrate fiscali. Cosa taglieranno? La sanita' no di sicuro altrimenti ci toccherebbe ricorrere all'automedicazione anche in caso di infarto. Lo stato sociale neanche altrimenti 'sti poveri nakers sarebbero costretti a lavorare.
I trasporti pubblici neanche perche' sono praticamente inesistenti. La polizia no, altrimenti poi la gente (che vergogna) potrebbe bere in luoghi pubblici. Le infrastrutture neanche perche' c'e' poco da tagliare.
Cosa suggerite?


andima ha detto...

una previsione semplice e' che non appena la Polonia iniziera' a prendere fondi dalla UE e crescere economicamente, ci sara' la migrazione a casa di mezza comunita' polacca qui e della relativa forza lavoro in tutti i settori dell'economia irlandese: lasceranno un buco enorme che i contadini irlandesi non sapranno mai colmare. Ovviamente anche altre comunita' inizieranno a scomparire e penso anche molti di noi sceglieranno altre mete. Ma per ora si sta ancora bene, voglio dire, almeno un altro paio d'anni reggera' questo benessere no?


bacco1977 ha detto...

@paolo- bella la tua analisi, ma commetti il solito errore di fondo. I landlords non hanno investito nel mattone, ma nel "cartone".

@freddy ieri il mio manager indiano, di seattle, mi fa. bella l'Italia, ci sonos tato due mesi fa. Stupenda. Mai visto niente del genere. Ma non sono potuto andare a Napoli for "The Rubbish Issue". Porca troia dico io.

@godel La spesa sociale secondo me potrebbe subire tagli. Ma e' piu' probabile che a questo punto si aumentino le tasse

@andima Caro totonno. Secondo me altri due anni vanno bene. Soprattutto per le professioni di alto profilo, quelle specializzate insomma.Poi si vedra'


Freddy ha detto...

The generation game, settembre 2007:

http://www.barbaropoli.com/2007/09/generation-game.html

Il documentario parlava anche di chi si era arricchito dalla mattina alla sera e non aveva nulla da temere dalla crisi economica perce' ormai aveva gia' venduto tutto e incassato i contanti.


andima ha detto...

proprio stamattina il Metro riportava in prima pagina che il 93% dei lavoratori e' disposto gia' ad emigrare, poi in seconda pagina in un quadratino minuscolo riportava che il valore degli immobili precipita ogni mese di piu', arrivando ad un ribasso del 1.1% a maggio2008 dopo lo 0.8% del mese precedente. Sicuramente il Metro non e' da prendere come testata giornalistica seria, ma le notizie sono coerenti (almeno) e non rassicuranti (purtroppo). Enjoy :)


Freddy ha detto...

Metro e' un giornale come tanti altri, la cui unica colpa sta nel fatto che per tagliare i costi si limita a riportare notizie di agenzia.

Ad esempio in italia le notizie le batte l'ANSA e poi le riprendono il corriere della sera, repubblica e metro.

Quindi dire che non e' un giornale serio e' una vaccata.

Qualche dubbio ti potrebbe venire se le notizie economiche te le scrivesse il Sun o Novella 2000.


bacco1977 ha detto...

Domenica leggevo l'irish indipendent.
Riportava una serie di notizie.

Si parlava della congiuntura economica.
I dati sono preoccupanti.

Si parlava del crollo dei prezzi delel case. Vi erano case "crollate" del 20/30% in due anni.
Se non mi credete verificate

Vi era un bell'articolo sull'ospedale di Tallaght. Considerato uno dei maggiori centri di eccellenza europei. Sia a livello di ricerca, sia a livello di tecnologia, sia a livello di preparazione del personale. Ho fatto delle ricerce ed e' vero.
Credo il pronto soccorso sia l'unico problema.Ma l'articolo non ne parlava.
Quindi qualcosa di buono a livello di sanita' c'e'. Bisogna sapere dove andare

Restiamoe vediamo